La prima domenica di settembre dal centro di Fara San Martino, ai piedi del poderoso massiccio della Majella, prende il via la Gran Fondo Verd'Aventino, intitolata alla memoria dello scomparso Levino Tavani, gara di ciclismo amatoriale valevole quale ultima e decisiva prova del Circuito del Sole.
Il ritrovo è fissato dalle ore 7.00 alle ore 8.30 e la partenza alle ore 9.00. Le consuete verifiche delle licenze ed il ritiro del pacco gara saranno possibili nei giorni antecedenti alla gara, presso l'hotel del Camerlengo di Fara San Martino, in loc.Macchia del fresco.
Due i percorsi scelti dagli organizzatori, il G.C.Amatori AVIS Lama dei Peligni ed il C.C. hotel del Camerlengo Fara San Martino: un agonistico da 118 Km ed uno cicloturistico, da 45 Km. Quasi simbolicamente, la gara parte dalla porta del sole di Fara e si snoda lungo un percorso unico, di 118 Km, deve scoprire territori incantati del parco nazionale della Majella, nei quali pedalare in assoluta armonia con la natura, lontani dal caos della vita quotidiana. Partenza dunque da Fara San Martino, tratto turistico fino a Lama dei Peligni, dove avverrà la partenza agonistica.

Da qui, il primo tratto, in leggero falsopiano in salita lungo le "tagliate" di Palena, e poi giù in picchiata fino a Taranta Peligna, per poi affrontare la prima asperità della giornata, i circa 4 Km di salita che riconducono a Lama Dei Peligni (con alcuni tratti anche al 10%). Una volta giunti a Lama Dei Peligni, si procederà fino al lago Sant'Angelo di Casoli, ripercorrendo un tratto di strada, di circa 10 Km, già affrontato dai "girini" nel recente Giro d'Italia, inedito per la Granfondo: esso è caratterizzato da un primo tratto di discesa pedalabile, con alcuni tornanti tecnici, nella quale è possibile fare velocità, ed un secondo, in pianura, che corre lungo la sponda del lago, in cui è consigliabile starsene tranquilli nella pancia del gruppo
Giunti in località Torretta, la strada comincia a salire, e qui la gara entrerà nel vivo: infatti, fino a Torricella Peligna, tranne pochi brevi tratti di falsopiano, la strada è sempre in salita, una salita pedalabile di circa 15 Km, ma con alcune rampe al 10%, che spezzando il ritmo di pedalata, costringono ad un uso continuo ed attento del cambio. I più preparati qui, con l'aiuto anche di una leggera brezza che solitamente soffia a favore del senso di percorrenza, saliranno con un 53x18-19, e chi riuscirà a rimanere agganciato al drappello di testa, potrà sfruttare la scia, che qui si fa sentire. Un tratto quindi lungo il quale non si riuscirà a fare la selezione vera, ma lungo il quale bisogna cercare di salvare la gamba, per non compromettere il resto della gara.

Giunti a Torricella, siamo a circa metà gara, e dopo un tratto ondulato nel quale si susseguono brevi discese e falsopiani, inizia l'ultima ascesa della giornata, dove probabilmente si faranno i giochi: chi infatti dovesse rimanere attardato lungo i 4 Km di ascesa alla Fonte della Noce, non avrà più spazio e tempo per rientrare, visto che una volta scollinato, si andrà giù in piacchiata fino a Palena, e poi in successione, dopo aver ripercorso in senso inverso le "tagliate" di Palena, Lama dei Peligni e Corpisanti.
Qui un brevissimo tratto di salita pedalabile, e poi di nuovo in discesa per Fara San Martino, dove si effettuerà un loop attorno al paese, per giungere all'arrivo affrontando le micidiali rampe al 12% dei pastifici, dove probabilmente un drappello ristretto di 5 o 6 atleti si giocherà la gara.
Giunti a Torricella, siamo a circa metà gara, e dopo un tratto ondulato nel quale si susseguono brevi discese e falsopiani, inizia l'ultima ascesa della giornata, dove probabilmente si faranno i giochi: chi infatti dovesse rimanere attardato lungo i 4 Km di ascesa alla Fonte della Noce, non avrà più spazio e tempo per rientrare, visto che una volta scollinato, si andrà giù in piacchiata fino a Palena, e poi in successione, dopo aver ripercorso in senso inverso le "tagliate" di Palena, Lama dei Peligni e Corpisanti.
Qui un brevissimo tratto di salita pedalabile, e poi di nuovo in discesa per Fara San Martino, dove si effettuerà un loop attorno al paese, per giungere all'arrivo affrontando le micidiali rampe al 12% dei pastifici, dove probabilmente un drappello ristretto di 5 o 6 atleti si giocherà la gara.
Per quanto riguarda il percorso cicloturistico, affronterà, ad andatura controllata, il primo pezzo della Gran Fondo, transitando quindi per Palena, Lettopalena e Taranta Paligna, ma, una volta ritransitati a Lama dei Peligni, al chilometro 34, tornerà indietro, fino a Fara San Martino, sullo stesso percorso affrontato in senso contrario poco prima.
Per chi invece vuole pedalare per il piacere di farlo, consiglio di alzare spesso lo sguardo per ammirare le bellezze naturali e le viste panoramiche che si susseguono come una serie di fotogrammi, e che da sole valgono la partecipazione alla manifestazione.