Percorso Escher

I meandri del Borgo fortificato di Fara sembrano rappresentare la materializzazione di uno dei leitmotiv della pittura di Escher.

Immagine principale

Descrizione

I meandri del Borgo fortificato di Fara sembrano rappresentare la materializzazione di uno dei leitmotiv della pittura di Escher: il vorticoso susseguirsi di scalinate che, sfidando ogni legge fisica, sembrano quasi attratte verso l'alto da una forza irresistibile.Tale è l'immagine che si ha - infatti - percorrendo il borgo ed il proprio margine, lungo il quale strette rampe si inerpicano, quasi incuranti, per raggiungere la parte più alta del centro.
Particolarità, questa, colta anche dal pittore durante un suo soggiorno in Abruzzo ed a Fara, e divenuto soggetto di una sua opera, attualmente dispersa in giro per il Mondo, ma ampiamente riprodotta.


 Porta da Piedi
Accesso più antico all'originario borgo fortificato di Fara, la Porta da Piedi risale al XIII Secolo. Oggi non ne rimane alcuna traccia architettonica, ma, come da memoria paesana, probabilmente essa era del tipo ad arco, con apertura ad ovest. L'analisi della posizione della Porta permette di individuare lo spostamento dell?insediamento umano di Fara da una zona più a valle (nei pressi del fiume Verde) ad un progressivo arroccamento, quasi un incastellamento verso una zona più alta.
Attraverso l'originario Ponte del Re in cui confluivano le strade dell'originario insediamento a valle, ovvero "Via del Fosso" e "Via della Fonte" si giungeva in un belvedere, dove, in passato, sorgeva la piccola chiesa cinquecentesca del "Nome di Gesù" con l'annesso hospitale realizzato nella casa "palizzata" di Bernardino Lanuto. In essa era presente nel 1614 il quadro de La Circoncisione di Tanzio da Varallo, ora custodito nella parrocchiale San Remigio: infatti, in essa, si svolgeva la "Festa della Circoncisione".
 

 Porta da Capo
Alla fine del XVIII secolo il borgo murato di Fara non era più sufficiente a contenere la popolazione e in un periodo di pace e stabilità politica nel Centro Italia, l'insediamento urbano di Fara inizia ad espandersi fuori dalle mura.
A questo periodo risale la costruzione della Porta da Capo (1708), chiamata anche Porta del Sole per indicarne la sua esposizione ad Ovest.
L'espansione del borgo, quindi, non avviene nello stesso versante da cui la popolazione si mosse in origine, bensì in quello opposto, dal lato ovest, capovolgendo di fatto la situazione iniziale.
La Porta da Capo è a tutt'oggi visibile, con il suo arco a tutto sesto, impreziosito da una lunetta affrescata (1810) con l'immagine della Trilogia sacra: Madonna Addolorata, S. Antonio, S. Emidio. Sul semipennacchio destro è scolpito lo stemma di Fara, ovvero l'intreccio della mitra con il pastorale.

CHI è ESCHER?
Maurits Cornelis ESCHER

Meglio conosciuto come M.C. ESCHER nasce il 17 giugno 1898 a Leeuwerden nella provincia Olandese di Friesland.
La prima opera grafica è del 1916. E' definito artista enigmatico e introverso con una capacità straordinaria di manipolare lo spazio, il tempo e le prospettive.
Viene in Italia nel 1921. Nel 1922 alterna viaggi in Spagna e nel 1923 si ferma a Ravello per poi stabilirsi a Roma a novembre dello stesso anno. Dal 1923 al 1935 - visita le aree "più inospitali" dell'Italia -. Ad aprile del 1962 avverte i primi sintomi di una grave malattia che lo porter? alla morte il 27 marzo 1972 nell?ospedale di Hilversum.
La prima visita in Abruzzo, da solo, avviene dal 10 al 19 aprile 1928. Proviene in bus da Loreto fino a Ortona poi a Fara San Martino (dove appunta gli schizzi che producono la incisione su tavola riprodotta in foto) quindi Sulmona e dintorni per far ritorno a Roma.
Il 4 maggio 1929 intraprende un nuovo viaggio in Abruzzo con l'intenzione di "materializzare" un libro su questa regione; scrive a Bas Kist: []..sono molto eccitato di intraprendere un nuovo viaggio in questa area inospitale[]..ma si prova una emozione straordinaria a girovagare per colline e per valli, di villaggio in villaggio[] . Il viaggio fu effettuato in compagnia dell'artista svizzero Giuseppe HAAS TRIVERIO, fino al 10 giugno del 1929, produsse 28 disegni ma purtroppo, per ragioni ignote, non si hanno notizie del libro. (Da: "F.H.Bool, J.R.Kist, J.L. Locker, F. Wierda: M.C.Escher. His life and complete grafic Work, Editore J.L. Locher, Pubblicato da Harry N.Abrams, Inc., New York 1982").
Relativamente all'Abruzzo esistono solo altre quattro opere: Alfedena, Scanno, Castrovalva di Anversa degli Abruzzi e Goriano Sicoli. Queste ultime due sono conservate presso la National Gallery of Art (Roosvelt Collection) Washington D.C.
Il Comune, fino ad ora senza successo, è alla ricerca della xilografia originale di Fara San Martino. La stessa sembrerebbe far parte della consistente collezione che un ignoto facoltoso mercante americano avrebbe acquistato nel 1981. Sia la olandese Escher Foundation nonchè il Gemeentemuseum dell'Aia, possessori di almeno una copia di tutte le opere dell'artista, stranamente ne sono sprovviste; è stato segnalato che quella di Fara San Martino è molto rara e comunque il pezzo si trova negli Stati Uniti.
Sarebbe molto lodevole un aiuto concreto da parte di chiunque possa fornire notizie per riuscire a rintracciare il pezzo.

Modalità di accesso:

Accesso libero.

Indirizzo

Contatti

  • PEC: comune.farasanmartino@halleycert.it

Pagina aggiornata il 29/03/2025