Cenni storici

La morfologia della Majella, con la ricchezza di sorgenti e grotte, ha reso vivibile i nostri territori sin dalle origini dell'uomo.

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Descrizione

La morfologia della Majella, con la ricchezza di sorgenti e grotte, ha reso vivibile i nostri territori sin dalle origini dell'uomo.
La presenza umana sulla Majella risale - infatti - all'epoca Paleolitica, periodo in cui i meandri rocciosi costituivano riserve di caccia ed aree di estrazione della selce. 
 

Durante il periodo italico tutta la vallata tra l'Aventino ed il Medio-Sangro era di insediamento Carricino. I Carricini costituivano la più piccola delle tribù sannitiche.
Il quadro archeologico sul periodo italico è caratterizzato dalla carenza di dati da scavi. Unico importante reperto di insediamento italico, rinvenuto sul nostro territorio, è un disco-corazza in bronzo, tipico elemento dell'armamento difensivo degli Italici, risalente all'VIII secolo a.C.. Esso è oggi custodito presso il Museo Pignorini di Roma. 

L'avvento dell'epoca romana determinò una radicale trasformazione di tipo politico, sociale, amministrativo e culturale, in Italia. In questo periodo i territori dell'area amministrativa che si estendevano dalla Majella alla sponda sinistra dell'Aventino erano di competenza del municipio di Cluviae, l'attuale località Laroma di Casoli.
Appropriate ricerche archeologiche potrebbero condurre ad interessanti scoperte storiche. La civiltà italica e la società romana avranno certamente privilegiato, per un loro insediamento, la valle del fiume Verde. Così è accaduto con il popolo longobardo. 


I primi insediamenti longobardi in Italia risalgono alla fine del VI secolo d.C.. Durante tutto l'Alto Medio Evo nuclei di popolazioni capeggiati da guerrieri si muovono dal Nord Europa verso l'Italia, e quindi l'Abruzzo.
Il loro viaggio verso la Majella è un vero marciare, in germanico fahren. Col tempo l'individuazione strategica di siti adatti per soste temporanee, lascia il posto alla volontà di insediamenti stabili. Il termine fahren, ovvero viaggiare, si evolve in fara, ovvero gruppo sociale legato da vincoli di parentela, insediato stabilmente in un luogo.  

Uno di questi luoghi prescelti per ricchezza di risorse - prime fra tutte l'acqua - fu la valle del fiume Verde.
  


La località che stai scoprendo in questo viaggio virtuale racchiude ancora in sè, a partire dal toponimo, le proprie origini longobarde... benvenuto nel sito di  Fara San Martino.

Modalità di accesso:

Accesso su strada asfaltata.

Indirizzo

Contatti

  • PEC: comune.farasanmartino@halleycert.it

Pagina aggiornata il 29/03/2025